La scaletta per la mattina, seppur domenica, è serrata. Ho diverse cose da fare tra cui provare Google Appengine come scritto nell’articolo di ieri. Qualcuno si chiederà, ma allora che ci fai qui a scrivere e sopratutto che c’azzecca AppEngine con questo articolo?
E’ presto detto e per far questo prendo in prestito un paragrafo di wikipedia, siamo o no nell’era del Web 2.0 e della condivisione?
” Cloud computing is a style of computing in which dynamically scalable and often virtualised resources are provided as a service over the Internet. Users need not have knowledge of, expertise in, or control over the technology infrastructure “in the cloud” that supports them.”
” Cloud computing è un modo di organizzare infrastutture e servizi in cui risorse dinamiche spesso virtualizzate sono forniti come servizio tramite Internet. Gli utenti non hanno la necessità di conoscere o controllare l’infrastruttura tecnologica “in the cloud” che usano” (libera traduzione ndr).
In parole povere è un modo per abbandonare buona parte della ferraglia, intesa come hardware, che teniamo in casa (uffico, datacenter o quello che volete) ottenendo innumerevoli vantaggi in termini di economicità e scalabilità.
Nel cloud incorpora i concetti di IaaS (Infrastructure as a Service), PaaS (Platform as a Service) e SaaS (Software as a Service). AppEngine è un pezzo del Cloud.
Sempre in tema di pezzi presi qua e la vorrei iniziare con questa metafora presa da geekissimo su fonte l’Espresso – articolo di Alessio Balbi che su l’Epresso appunto inizia l’articolo sul cloud in questo modo:
“Immaginate se, ogni volta che volete un bicchiere d’acqua, doveste prima accertarvi di aver collegato una pompa al pozzo e di aver sistemato tutti i filtri. E se un paio di volte al mese quello che vi ha venduto la pompa bussasse alla porta per sostituire un pezzo difettoso e, prima di andarsene vi dicesse di fare attenzione che ci sono persone che avvelenano i pozzi e per questo di comprarsi una pistola“
Certo qualcuno potrebbe obiettare, ma i filtri non li controllo io, e se la pompa si guasta resto al secco. No non meglio gestirmi tutto in casa anche l’omino che scava il pozzo. Certo e’ un’esagerazione ma non molto distante dalla realtà.
E’ un dato di fatto, oggi l’infrastuttura conviene comprarla e non tenersela in casa a meno di casi eccezzionali, ma per far questo bisogna essere informati e saper prendere il meglio che il mercato offre.
Io tono a studiare … e vi lascio con qualche spunto:
- AWS – Amazon Web Service
- Google AppEngine
- Eucalyptus
- VmWare e la nuova infrastrttura cloud
C’e’ molto alto lo so ma devo appronfondire … il prossimo articolo su AWS ed un progetto OS davvero interessante che ho trovato.